“QUANTO AMORE C’E'”. L’esperienza di Federico Amoni

Nella prima settimana di ottobre ho avuto l’opportunità e il piacere di recitare nel primo video clip musicale di G. Celentano “Quando amore c’è”. La realizzazione del lavoro è stata affidata all’attenta e scrupolosa regia di Manuel de Teffè, il quale è stato perfettamente coadiuvato dall’equipe della Santa Chiara Media Company. In brevi spaccati vorrei ripercorrere questa gradevole esperienza. Come spesso accade qui a Milano, tutto inizia in una grigia giornata di primo autunno. Ore 9:00- appuntamento con il regista e i ragazzi della troupe nel posto deputato a girare le scene. La tensione, che spesso mi accompagna nell’affrontare cose nuove, viene subito smorzata da un clima molto familiare e genuino. Queste premesse confortanti sono di buon auspicio a due giornate di riprese che si annunciano molto lunghe ed intense. Pronti e via!! Mentre i ragazzi preparano la strumentazione (luci, schermi, telecamere ecc..), io e Caterina Mazzucco, mia “compagna” di set, cerchiamo di entrare nei rispettivi personaggi seguendo le indicazioni di Manuel. Un ultimo colpo di trucco, una ricognizione tecnica e alla fine l’ordine perentorio del regista: “Ragazzi si inizia!!”. Dopo qualche piccolo ma ragionevole ritardo infatti…  si iniziano le riprese. Da quel momento in poi un silenzio religioso faceva da sfondo a tutto il set. Le scene, preparate con cura certosina, prevedevano molte situazioni intime, fatte di gesti e giochi di sguardi.  Si lavorava alacremente e i ciak si susseguivano uno dopo l’altro. Non avevamo molto tempo per realizzare tutte le riprese degli “interni”, quindi la precisione e la rapidità divenivano un ordine tassativo e il margine di errore  era minimo. Comunque alla fine, solo con qualche piccolo taglio e aggiustamento, Manuel è riuscito a seguire, in maniera soddisfacente, la sua tabella di marcia. Con molta stanchezza, ma con la serenità di aver fatto un buon lavoro, ci congediamo per la prima giornata, dandoci appuntamento la mattina seguente per le riprese degli “esterni”. Per le scene out-door Il regista romano ha pensato di girare in una delle zone più suggestive e caratteristiche di Milano: i Navigli. Qua un timido sole ci ha accompagnato lungo tutto il periodo delle riprese, le quali prevedevano questa volta una movimentata ricerca per la strade della città. L’aspetto più suggestivo delle “esterne“ risiede nel fatto che si ha un contatto diretto con passanti e persone ignare di ciò che accade. I loro occhi tra lo sbigottito e l’incuriosito, mettono un pizzico di sale ai preparativi delle situazioni da riprendere. Ma come spesso accade per le cose belle, ahimè, si arriva al momento della conclusione. Nel pomeriggio inoltrato, al termine di un’altra giornata produttiva ed eccitante, incrocio di nuovo con lo sguardo, la bellezza eburnea di Caterina per i saluti finali. Con sommo dispiacere mi congedo con lei, Manuel e gli altri ragazzi della troupe. Dall’esperienza fatta voglio soprattutto evidenziare il meraviglioso e disteso clima di lavoro, la preparazione professionale del regista, degli operatori, degli addetti alla fotografia e dei runner. Spero di avere l’occasione di lavorare ancora con Manuel De Teffè  per nuovi ed interessanti progetti futuri.

Federico Amoni

“QUANTO AMORE C’E'”. L’esperienza di Caterina Mazzucco

La tensione è una cosa che accomuna tutti prima di affrontare un progetto, un debutto, una presentazione…e aumenta ancora di più quando quello che sogni da sempre è dietro l’angolo ad aspettarti e a metterti alla prova.
Ecco, mi sentivo proprio così mentre sempre più nervosamente stringevo il corrimano dell’autobus.
Finalmente arrivo sul set del video musicale di G. Celentano e l’atmosfera rilassata non solo mi stupisce strappandomi un sorriso ma mi avvolge facendo sparire gran parte dei miei timori.
L’intera troupe era formata da persone professionali ma soprattutto giovani pertanto mi sentivo completamente a mio agio. Era bello vedere come tutti questi ragazzi pieni di sogni e speranze lavoravano assieme per un obbiettivo comune; dopodiché noi attori terminavamo quello che loro avevano cominciato mettendoci il nostro bagaglio di esperienze.
Il secondo e ultimo giorno di riprese è stato come bere un bicchier d’acqua… ma non parlo a livello recitativo che invece è stato più impegnativo del giorno precedente ma a livello emozionale, collettivo…ormai ci si conosceva, si chiaccherava e si scherzava nei momenti di pausa, il che contribuiva positivamente al raggiungimento del risultato finale per noi attori.
Sono stati due giorni intensi ma mi hanno regalato tantissimo sia dal punto di vista umano ma soprattutto professionale perchè non sai mai con chi ti confronterai, come giudicheranno il tuo operato, che sfide dovrai affrontare, cosa dovrai correggere, migliorare o in altri affinare.
Quello che so è che bisogna far tesoro di ogni esperienza tenendo bene a mente i propri difetti e i propri pregi per affinare la tecnica, non ripetere gli stessi errori sul set successivo, mettersi costantemente alla prova con persone diverse per diventare attori con la A maiuscola. Ho il piacere di spendere due parole prima di concludere sul capo del set, il famigerato e a volte temuto Regista: Manuel de Teffé. Manuel è giovanile, ti mette a tuo agio, comprende le difficoltà degli attori, e nel suo lavoro è preciso, scrupoloso e innovativo. Mi auguro ci sia altra occasione di collaborare. Infine…Infine  la sera mi buttavo sul divano di casa mia stanca ma con un sorriso stampato in viso perché avevo fatto quello che sogno di fare nella vita.

Caterina Mazzucco

Ultimate le riprese del primo video di Giacomo Celentano

La settimana scorsa ho diretto a Milano, per la Santa Chiara Media Company, il primo video di Giacomo Celentano cantato in duetto con la moglie Katia. Il pezzo, intitolato “Quanto amore c’è” è tratto dall’album “Inevitabilmente noi”. Gli interpreti della storyline sono due promettenti nuovi volti : Caterina Mazzucco e Federico Amoni. La fotografia di Gabriele Cipolla e la direzione della produzione di Stefano Mascali. Oltre a ringraziare tutti, che hanno lavorato brillantemente frantumando i limiti conosciuti della fisica produttiva, ringrazio anche la Lombardia Film Commission che ha appoggiato l’intera operazione.