A Pietrastornina, ormai da qualche anno, a inizio settembre si svolge un festival surreale dedicato al western italiano. Cultura, spettacolo e puro divertimento si susseguono in 4 giorni filati… bisognerebbe andare di persona per capire cosa accade e il livello di coinvolgimento di tutti! Quest’anno si è svolto tra il primo e il quattro di settembre. Un evento unico in Italia, dove il piccolo paese di Pietrastornina, in provincia di Avellino, si trasforma in un… villaggio western. Le iniziative sono varie e ben organizzate. Quest’anno ho partecipato con l’attrice romana Claudia Tosoni, che ha letto su un palco “Ultimatum a un attore”, il quinto capitolo di “C’era una volta a Roma”. Questo video ritrae un momento di divertimento, dove insceniamo una particolare rapina in un saloon… Manuel de Teffé – http://www.ceraunavoltaaroma.net
Author: Manuel de Teffé
BeAtrice Fazi recensisce “C’era una volta a Roma”
Uno dei libri più belli che io abbia mai letto. E ne ho letti tantissimi. Unico! Uno stile coinvolgente attraverso il quale i protagonisti prendono vita! L’autore è capace di farci sentire la loro voce, perfino i loro pensieri! Ci fa amare la loro estrazione sociale, le loro debolezze, ci fa innamorare dei loro caratteri. Avrei voluto non finisse mai! Non riesco a trovare le parole per dirvi quanto mi abbia coinvolto conoscere il percorso umano e professionale di questo protagonista. Antonio. Che grande amore è stata capace di dargli ANTONELLA, sua moglie! Un grande Uomo e la sua grande Donna. E poi tutti i personaggi che si intrecciano alla loro vita. Tutti protagonisti. Persone con le loro storie, le loro difficoltà, i loro traguardi raggiunti anche grazie all’aiuto reciproco. Ecco, anche questo mi ha colpito. Questa attenzione dell’autore nel dare una grande dignità ad ognuno dei personaggi descritti. Perfino alle comparse del film. E alla fine anche il mondo del Western, che avevo sempre snobbato, grazie ad Anthony Steffen ha cominciato a incuriosirmi.
Questo libro è sorprendente, divertente, commovente. E dona speranza a chi aspetta ancora che nella propria vita possa accadere qualcosa di grandioso. Dovrebbero farlo leggere in tutte le scuole per infondere nei giovani il desiderio di diventare Grandi Uomini e Donne, riscoprendo il proprio talento e avendo più fiducia in sé stessi e negli altri.
Grazie Manuel de Teffé per questo capolavoro che nel mio cuore è pari merito con l’Idiota di Dostoevskij e Moon Palace di Paul Auster.
Beatrice Fazi – Attrice
“C’era una volta a Roma” – Presentazione estiva a Jesolo



La Corte dei Baroni di Jesolo ha organizzato una bellissima presentazione estiva del mio romanzo: domenica 31 Agosto alle ore 18:00. Tutti invitati!
Ecco l’invito:

Quando non eravamo d’accordo e restavamo radiosi

Ricordo un tempo in cui quando non eravamo d’accordo non accadeva nulla. Eravamo semplicemente in disaccordo, vivacemente in disaccordo, talmente profondamente in disaccordo da uscirne vivificati. E anche se alla fine scoprivamo che eravamo in disaccordo su tutti i punti di vista, non era quella la ragione per la quale decidevamo che non valeva la pena continuare ad incontrarsi.
Come se quel disaccordo fosse una ragione in più per una mutua e vivace esplorazione dei rispettivi punti di vista, benché ferocemente distanti.
Oggi invece si assiste al calo immediato di saracinesche mentali nel momento in cui si scopre che il nostro interlocutore ha un parere, forma mentis, diversa dalla nostra. Si prova un orrore istantaneo, un desiderio fulmineo di distanze siderali, e finiamo con l’escludere ogni possibilità di spiegazione.
Come siamo arrivati a tutto ciò? La mia teoria è che la colpa non sia del tutto la nostra. La mia teoria è che nell’era dei social gli algoritmi, mettendoci in comunicazione costante quasi solo ed esclusivamente con chi la pensa come noi, abbiano creato l’illusione che siano proprio tutti a pensarla come noi… e dunque il nostro punto di vista è stato talmente suffragato che nel momento in cui entriamo in contatto con chi non la pensa ugualmente anche sulla cosa più “innocua” di questo mondo, come questo o quell’altro film… scatta una surreale reazione tragicomica che sconfina in un’indignazione ottusamente violenta.
Ciò corrobora il politicamente corretto e si finisce per non parlare di nulla per il terrore di offenderci su qualsiasi cosa.
Ricordo gente con la quale ero in disaccordo su tutto e che alla fine di questo disaccordo non capitava assolutamente nulla. Litigi onesti, pieni di stile, quasi radiosi.
Buone discussioni in buona fede a tutti. Torniamo a “menasse”.
Manuel de Teffé
Il grande paradosso: l’intelligenza artificiale e il ritorno del vero cinema

E se invece l’intelligenza artificiale adesso già così smodatamente usata… spingesse infine le produzioni cinematografiche ad agire… umanamente?
Mi spiego meglio. A partire dagli anni 2000 abbiamo visto un declino imbarazzante della settima arte e del suo modo di raccontare le storie. Le produzioni internazionali, hanno infatti iniziato ad agire quasi all’unisono applicando i template narrativi sfornati dai guru dell’insegnamento della sceneggiatura che, usati senza ritegno, hanno appiattito miserabilmente gli ultimi 25 anni di storia del cinema. Quanti capolavori avete visto negli ultimi 25 anni? Io solo 3. I vari template narrativi proposti hanno velocemente rimpiazzato la libertà della drammaturgia semplificando sino allo sfinimento l’incredibile e sorprendente tavolozza delle relazioni umane. Si è ridotto tutto a delle norme tecnico-temporali dove a quel dato minuto doveva accadere quella determinata cosa per questo e quest’altro motivo… e gli essere umani, alla fine di questo paradossale processo sostitutivo, sono diventati delle sfiancanti macchiette bidimensionali operanti in scene di servizio.
Se ci fate caso, i migliori film della storia del cinema sono quasi sempre tratti da libri o dall’opera di scrittori registi… da situazioni artistiche cioè, dove l’autore narrava perché DOVEVA narrare, perché aveva una necessità impellente di raccontare qualcosa e proveniente dalle sue viscere.
Un tempo il processo drammaturgico si dipanava organicamente. Quando poi gli studiosi hanno codificato 100 anni di drammaturgia e hanno iniziato a dare una miriade di regole che sintetizzate e utilizzate alla cieca dalle grandi produzioni internazionali hanno accantonato la drammaturgia… abbiamo avuto cloni su cloni su cloni di film di cui a nessuno importa, in fin dei conti, nulla.
Adesso.. quale è il paradosso insospettato? AI sta rendendo tutti in grado di produrre immagini da visibilio… sequenze da visibilio… tra poco molti e insospettabili utenti saranno in grado di produrre facilmente ciò che ai tempi di Matrix costava cifre spropositate. E dunque? Dunque avremmo una nostalgia immane della verità delle reazioni umane, quelle che non derivano dai template ma dalla storia che qualcuno deve disperatamente raccontare. Twist in the plot… Alla fine, in questo clamore mastodontico di immagini perfette tornerà protagonista la storia vera, quella scaturita da una drammaturgia organica.
Mark my words.
È la profezia di Truffaut, quando diceva: il film del futuro sarà un atto d’amore.
Buon cinema a tutti!
Manuel de Teffé
“C’era una volta a Roma”: nuova presentazione estiva

“C’era una volta a Roma” avrà una nuova presentazione a Jesolo il 31 agosto. Presto comunicherò ora e luogo. Manuel de Teffé
“C’era una volta a ROma” vince il primo “premio Letterario La ginEstra Firenze”
Con grande gioia e profonda emozione, desidero condividere una notizia importante. Lo scorso sabato, 14 giugno 2025, il mio libro “C’era una volta a Roma” è stato insignito del prestigioso Premio Letterario La Ginestra Firenze nella categoria dedicata alla narrativa e ai romanzi editi.
Questa accoglienza inaspettata e calorosa da parte della città di Firenze mi ha toccato profondamente. Sono felice che questo riconoscimento possa dare ulteriore visibilità a un pezzo di storia del costume italiano che, fino a oggi, non era mai stato narrato. La cerimonia di premiazione si è svolta in un luogo incantevole, la Biblioteca delle Oblate, che ha reso il momento ancora più speciale.
Non posso che esprimere la mia gratitudine. Ringrazio di cuore il mio editore, Michele Caccamo, e Corrado Passi di Readaction Editrice Roma per aver creduto in quest’opera e avermi permesso di pubblicarla nella sua interezza. Il loro supporto è stato fondamentale.
Un grazie speciale anche ai miei amici Leone e Yara Pecchioli, che mi hanno regalato una grande vacanza fiorentina nei giorni del premio…
Manuel de Teffé www.ceraunavoltaaroma.net







Il miracolo della fotografia

Non mi sono mai capacitato dell’idea che sia possibile imprimere su una lastra l’immagine che proprio i nostri occhi vedono. Mi è sempre sembrato e continua a sembrarmi un miracolo. Questa una mia foto che scattai qualche anno fa in estate in Toscana, durante un momento di pace. Buona estate a tutti. Manuel de Teffé
L’attrice Beatrice Fazi recensisce “C’era una volta a Roma”
Una grande sorpresa… Grazie Beatrice!
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LA GRANDE FAMIGLIA DEL WESTERN ALL’ITALIANA FINALMENTE RIUNITA
Un caloroso grazie al quotidiano Libertà, che dalla penna dell’abile Michele Borghi ci ha fatto dono di questo splendido articolo che riporta la nostra storica reunion del 28 Maggio a Roma. Vedete? Sognare insieme rende tutto più veloce! Da un’idea balenata a me insieme a Davide Mancori e Francesco Romano lo scorso settembre a Pietrastornina… Ancora grazie a tutti gli ospiti incredibili sul palco e in platea: Franco Nero, Anthony Steffen, Carlotta Bolognini, Sandra Zingarelli, Franco Micalizzi, Sergio Martino, Sergio Salvati, Eugenio Alabiso, Gabriella Giorgelli, Marco Tullio Barboni, Pippo Franco, Ottaviano Dell’Acqua, Grazie Amici! Manuel de Teffé
