terzo anno consecutivo alla DBIMA

Da domani inizierò, una volta alla settimana, il mio corso di “Storia del Cinema” all’accademia cinematografica Dbima di Parigi. È il terzo anno consecutivo che sono chiamato a insegnare, tutto è iniziato col covid. Come prima lezione, per rompere il ghiaccio, faccio stilare la lista dei 10 film preferiti, incoraggiando gli studenti a non cercare di far colpo su di me inserendo titoli come “Il pranzo di Babette”. Vedendoli destabilizzati, inizierò allora con tono birbante e i lucciconi agli occhi, a parlare di quando mi innamorai di Kelly Mc Gillis in Top Gun. Questo monologo surreale è divenuto ormai la mia arma segreta per sbloccarli…

TEMPO D’esami

È dunque il secondo anno accademico di fila che insegno alla scuola cinematografica parigina DBIMA. Un onore spiegare “Storia del Cinema e Tecniche del Montaggio Cinematografico” nella culla della Settima Arte. L’anno scorso, quando mi fecero la proposta di docenza, stavo quasi per non accettarla, tanto il lavoro già mi assorbiva. Poi però mi sono smarcato dalla mia “indaffaratezza’ e ho deciso di tuffarmi in questa avventura, avrei dovuto “solo” riaggiornare un corso di “Regia e Montaggio” che avevo già tenuto in varie università, per ultima quella di Pavia.

È stata la prima volta che ho insegnato a distanza a una classe colma di studenti “mascherati”, causa protocolli anticovid. Tuttavia, questo tanto vituperato insegnamento a distanza, è andato clamorosamente bene. Un tempo arrivavo nelle università che mi chiamavano con una valigetta colma di VHS, poi fu la volta dei DVD, adesso ho le tab aperte su Google e non esisto più i tempi morti.

Percependo questa responsabilità di presentare 100 anni di Storia del Cinema in modo del tutto nuovo nella pesantezza di una fase di snervanti lockdown mai vissuti nella storia dell’uomo, mi sono rimboccato le maniche e ho cercato di riformulare quanto pensavo di sapere per “intrattenenere” i miei studenti e aiutarli a plasmare in loro una solida memoria di storia cinematografica. Ho messo subito a punto un nuovo metodo particolare di insegnamento che fondeva le mie esperienze precedenti con nuove acquisizioni didattiche… Ma mai mi sarei aspettato che il corso suscitasse tale entusiasmo.

Oggi, secondo anno accademico, abbiamo concluso la prima tornata di esami, scritti e orali. Constato sempre con meraviglia l’entusiasmo generale di fronte ai capolavori dimenticati delle epoche del Muto, del Neorealismo, della Nouvelle Vague… Sono passati più di cento anni da quando questo miracolo del cinema è iniziato, e l’aver disegnato una mappa originale che consente una navigazione spigliata tra i vari decenni è stata una delle gioie che mi ha consentito di attraversare in scioltezza questo clamoroso periodo pandemico. Insegnare, per segnare dentro, vuol dire anche rimettersi a studiare tutto ciò che già si pensava conoscere bene, per rielaborarlo in una nuova sintesi allineata alla nostra contemporaneità.

Incredibilmente, ogni anno, gli stessi film che abbiamo visto numerose volte sembrano assumere nuovi significati… Qualche volta abbiamo addirittura l’impressione di vederli per la prima volta. Ecco il miracolo dell’arte. Anche oggi a fine esame, sono rimasto sbalordito di fronte alla visione di 8 1/2 di Federico Fellini. L’ARTE, questa grande traghettatrice… Non immagino una vita senza…

Manuel de Teffè

Writer/Director