
20 anni fa feci un bagno di mezzanotte al Circeo con una scheda telefonica dimenticata in una tasca del costume. Il giorno dopo chiamai mio padre in Brasile da una cabina sulla strada di San Felice, molto teso, perché immaginavo che la scheda da 10 mila lire non funzionasse più per via dell’immersione di un’ora in acqua salata della sera prima. E invece, attonito, nonostante il passare dei minuti, mentre parlavo con papà notavo che sul display del telefono il credito restava bloccato a 8 mila lire. Di solito chiamando Rio i soldi andavano giù a cascata, ma dopo 5-10-15-20 minuti, sul display leggevo sempre 8: quella scheda si era come stabilizzata. Pensai divertito si potesse trattare di una combinazione chimica magica avvenuta verso la mezzanotte tra l’acqua salata, qualche liquido medusifero e la striscia magnetica della scheda colpita probabilmente anche dalla coda di un misterioso sonar lontano. Divertito da quel “miracolo tecnico”, una volta attaccato il telefono richiamai immediatamente mio padre per verificare quanto avevo immaginato. Mio padre rimase sorpreso da tanto affetto mentre io annaspavo tra racconti estemporanei senza rivelargli che per quella seconda telefonata lo stavo solo “usando” come cavia. Parlai per altri 10 minuti e la scritta che leggevo davanti a me restava sempre “8 mila lire”. Attaccai. Erano le due e mezza del pomeriggio, 40 i gradi all’ombra e nessuno ambiva ancora quella cabina bollente che stava evaporando con me dentro. Tremando per l’eccitazione, tirai subito fuori la mia piccola rubrica telefonica andando al nome di vari amici svedesi. Chiamai dunque Stoccolma, Londra, Madrid, e ancora Rio. Quella scheda rimaneva fissa a 8 mila lire mentre io parlavo incurante dell’asfissia che mi stava provocando un’ afa furibonda. La felicità: ebbi credito infinito per un mese dove praticamente vissi attaccato ai telefoni pubblici per recuperare amicizie lontane, cementarne di recenti, verificarne di nuove. La mia scheda magica durò 30 giorni, sempre amichevolmente bloccata a 8 mila lire: ho testimoni… Poi incredibilmente la persi. Ritornai dunque al Circeo qualche mese dopo ripetendo il bagno di notte con una nuova scheda telefonica in tasca. Ma questa volta il mare se ne accorse.
Manuel de Teffé