


Ho recentemente avuto a Parigi un incontro molto interessante con la dottoressa Sara Lombardozzi, esperta di comunicazione. Sono quegli incontri nei quali capisci cosa accade quando un’opera esplode senza cercare consensi di nessun genere. E allora accade qualcosa di unico, che il lettore ti intrattiene raccontandoti la storia che hai scritto… e tu ascolti e vuoi sapere di più… Mi ricordo i lunghi pomeriggi estivi da ragazzo passati a leggere i libri in balcone a Roma, tra i momenti più belli della mia vita, in cui grazie a scrittori che avevano dovuto narrare una storia che avevano nel cuore io potevo esplorare mondi da fermo… Riporto quanto Sara ha scritto su Linkedin, per chi volesse leggere.
“#Ceraunavoltaaroma è molto più di quanto promette: è un romanzo storico, istruttivo, filosofico, comico, ma soprattutto è un faro di speranza sul futuro.
Partendo dal contesto degli anni ’60, oggi di indubbia attualità, il libro ci racconta storia, vita, sogno non solo dei suoi protagonisti ma di ognuno di noi.
È una mappa interattiva da completare, scomporre e ricomporre e l’autore, come un Virgilio, ci prende per mano guidandoci, generoso e senza mai imporsi, attraverso un’intricata rete di uadi (dall”arabo wādī) che si rivelerà essere un viaggio introspettivo e dantesco alla ricerca della bellezza.
Essa risiede nella purezza dell’intenzione, nella verità che si nasconde nel profondo del nostro silenzio, come nella recitazione che “è tutto tranne la parola”.
Mi viene così naturale ricordare le riflessioni contenute in “morire vivendo” del maestro spirituale Vimala Thakar perché il silenzio è anche la base dell’atto meditativo e per trovarlo bisogna riuscire a “morire a sé stessi”, “destrutturarsi” e “dimenticarsi” per ritrovare la bellezza e affrontare con essa le guerre dentro e fuori di noi.
Come i protagonisti di questa storia avvincente, non saremo soli lungo il cammino, perché la vita, presto o tardi, ricongiungerà le anime affini affinché possano “rimettersi in carreggiata” l’un l’altra, guidate da altruismo, fedeltà, costanza e senso di comunità.
E se è vero che “i grandi amori iniziano dosati”, così anche quello per la vita crescerà in chi l’ha perso o ancora deve trovarlo”.
Qui, il suo articolo intero: https://www.linkedin.com/pulse/la-bellezza-del-silenzio-e-come-trovarlo-lombardozzi-b-g-r–939zf/?trackingId=IrgviKliRfCUFv8%2Bh4yzww%3D%3D